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lunedì 24 novembre 2008

E' MORTO SANDRO CURZI VOCE DELLA SINISTRA ITALIANA.


Fonte: Culturalnews.it

E' morto a Roma il giornalista e attuale consigliere di amministrazione della Rai Sandro Curzi. Curzi, che aveva 78 anni, e' stato direttore del 'Tg3' e di 'Liberazione'. Era nel consiglio di amministrazione della Rai dal 2005.
Dall'antifascismo sui banchi del liceo al Cda della Rai: La vita pubblica di Alessandro Curzi, nato il 4 marzo del 1930 e morto oggi a nella sua citta' natale, inizia prestissimo, a 13 anni, quando frequentando il ginnasio "Tasso" a Roma, entra in contatto con gruppi della Resistenza antifascista capeggiati da Alfredo Reichlin. Il suo esordio da giornalista un articolo e' su "L'Unita'", allora clandestina, per raccontare l'assassinio di uno studente da parte di fascisti repubblichini. Curzi collabora concetamente con il gruppo partigiano romano che opera nella zona Ponte Milvio-Flaminio. Nel marzo del 1944, a 14 anni, Curzi entra formalmente nel Pci: gli viene concessa infatti, nonostante la minore eta' la tessera del Partito. Nel biennio 1947-48 lavora al settimanale social-comunista "Pattuglia", diretto dal socialista Dario Valori e dal comunista Gillo Pontecorvo. Da questa esperienza in poi Sandro Curzi non cessa piu' la sua attivita' giornalistica, sempre insicindibilmente intercciata a quella politica: nel 1949 diventa redattore del quotidiano della sera romano "La Repubblica d'Italia", diretto da Michele Rago. Nello stesso anno e' tra i fondatori della Federazione Giovanile Comunista Italiana, di cui viene eletto segretario generale Enrico Berlinguer. Divenuto capo-redattore del mensile della Fgci "Gioventu' Nuova", diretto dallo stesso Berlinguer, Curzi cura anche l'antologia per giovani "L'avvenire non viene da solo". Nel 1951 Curzi e' inviato nel Polesine per raccontare le conseguenze di quella tragica alluvione e vi rimane per un lungo periodo come segretario della Fgci. Nel 1954 si sposa con la giornalista e compagna di militanza Bruna Bellonzi. Dal loro matrimonio nacsera' una figlia, Candida. Tornato a Roma, nel 1956 partecipa, insieme a Saverio Tutino, Carlo Ripa di Meana, Guido Vicario, Luciana Castellina ed altri, alla fondazione del settimanale "Nuova Generazione", di cui diventa direttore nel 1957. el 1959 Curzi approda a "L'Unita'", organo del Pci, come capo cronista a Roma. Nel 1960, e' inviato nell'Algeria in lotta contro il dominio coloniale francese e intervista il capo del fronte di liberazione nazionale Ben Bella. Divenuto caporedattore centrale e poi direttore responsabile a "L'Unita'", nel 1964 ricopre brevemete la carica di responsabile Stampa e Propaganda del Pci, sotto il coordinamento politico di Gian Carlo Pajetta. Dopo la morte di Palmiro Togliatti e' al fianco del nuovo segretario del Pci, Luigi Longo, ain occasione della sua prima partecipazione alla "Tribuna politica", condotta da Jader Jacobelli. Curzi poi fonda e dirige l'agenzia quotidiana "Parcomit", voce ufficiale del Pci, collabora attivamente alla crescita della radio "Oggi in Italia", che trasmetteva da Praga per gli emigrati italiani in Europa. Dal 1967 al 1975 e' vicedirettore di "Paese Sera". Nel 1975, con un bando di concorso indetto dalla Rai per l'assunzione di giornalisti di 'chiara fama' disposti a lavorare come redattori ordinari, Curzi entra nella redazione del Gr1 diretto allora da Sergio Zavoli. Nel 1976, con Biagio Agnes e Alberto La Volpe, da' vita alla Terza rete televisiva della Rai. Nel 1978 e' condirettore del Tg3, diretto da Agnes, e collabora alla realizzazione della trasmissione "Samarcanda", condotta da Michele Santoro. Dal 1987 al 1993 dirige il Tg3. Nel 1991 pubblica, con Corradino Mineo, il saggio "Giu' le mani dalla Tv" (Sperling & Kupfer).Nel 1993 Curzi si dimette. Nel due anni successivi, dirige il telegiornale dell'emittente televisiva Telemontecarlo. Nel 1994 pubblica "Il compagno scomodo" (Mondadori). Dopo un'esperienza di editorialista quotidiano all'interno del "Maurizio Costanzo Show", nel 1996 conduce le quattordici puntate del programma "I grandi processi" su Rai Uno. Fra i suoi exploit piu' insoliti quello che lo vede sul palco del Festival di Sanremo nel 1995, nel gruppo di 40 coristi "La Riserva Indiana" per cantare la canzone "Troppo Sole". Nel 1997, in polemica con la candidatura dell'ex-Pm di Milano Antonio Di Pietro nelle liste del Pds si presenta candidato al Senato in una lista di sinistra denominata "Unita' Socialista". Dal 1998 al 2005 dirige "Liberazione", organo del Partito della Rifondazione Comunista. Eletto nel marzo del 2005 consigliere di amministrazione della Rai dalla Commissione parlamentare di vigilanza, con i voti di Rifondazione, dei Verdi e della sinistra del Pds, Curzi diventa poi per tre mesi presidente della Rai, in qualita' di consigliere anziano, prima di lasciare il posto a Claudio Petruccioli. Ultimo suo atto di rilievo nel cda, il 16 luglio di quest'anno, l'astensione a sorpresa sulla proposta di licenziamento del direttore di Rai Fiction Agostino Sacca'.

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