
Fonte: www.agendacomunicazione.it
Manifestazione davanti a Montecitorio per protestare contro il ddl Alfano che "imbavaglia" la cronaca. Al corteo hanno partecipato anche i giornalisti di La7, ieri in sciopero per contestare i tagli - si parla di 25 licenziamenti, un terzo della redazione - decisi dall'azienda.
«Liberi di informare, liberi di sapere»: con questo slogan un corteo di giornalisti ha marciato ieri fino alle porte di Montecitorio, per protestare contro il Disegno di legge sulle intercettazioni attualmente in esame alla Commissione Giustizia della Camera, che minaccia di impedire la cronaca giudiziaria, impedendo per lungo tempo - almeno fino a conclusione delle indagini preliminari - la pubblicazione di notizie sui procedimenti in corso. Al corteo hanno partecipato anche i giornalisti di La7, che si trovano in questi giorni ad affrontare una durissima vertenza con Telecom Italia, editore della testata, che ha avviato la procedura per il licenziamento di 25 persone, un terzo della redazione.
Prima di recarsi in piazza Montecitorio i giornalisti si erano riuniti in assemblea al cinema Capranichetta, dove sono intervenuti il segretario della Federazione Nazionale della Stampa, Franco Siddi, il presidente dell'Ordine Nazionale, Lorenzo Del Boca, dell'Unione Cronisti, Guido Columba e il presidente Fnsi, Roberto Natale.
Per la manifestazione è stata scelta la data di ieri per far coincidere la protesta con lo "Stand Up for Journalism", giornata europea della dignità del giornalismo.
Con l'iniziativa di ieri si è concluso il "Giro d'Italia della libertà di stampa" che ha visto i cronisti manifestare in tutto il Paese: dal 28 giugno a Venezia sono state toccate Roma, Viareggio, Trento, Bolzano, Milano, Napoli, Senigallia (An), Sciacca (Ag), Forlì, Palermo, Siracusa, Firenze, Bari, Torino, Cagliari, Genova, Ferrara. I cronisti di Latina hanno fatto molteplici volantinaggi: oltre che nel capoluogo anche a Sabaudia, Formia, Gaeta, Aprilia, Sezze, Anzio, Cisterna.
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